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| Per chiuderla qua, noi abbiamo Sindaci che per non disturbare troppo affermano che chi è qui da metà febbraio è bene accetto. Altrove, in posti più civili, per non creare potenziali problemi alle strutture sanitarie che certamente verranno investite dalla buriana, si ordina questo:
Der Landeshauptmann verordnet den Touristen, Feriengästen, Urlaubsreisenden und aus sonstigen Gründen auf dem Landesgebiet anwesenden Menschen, die in Südtirol nicht ihren Wohnsitz haben, die Rückkehr zum eigenen Wohnsitz anzutreten, damit sie eventuell die Versorgung durch den eigenen Allgemeinarzt oder Kinderarzt freier Wahl in Anspruch nehmen können,
Il presidente della Provincia ordina ai turisti, ospiti, villeggianti e tutte le altre persone presenti sul territorio provinciale che non hanno la propria residenza in Alto Adige, di rientrare alla propria residenza, affinchè possano eventualmente beneficiare delle prestazioni dei propri medici di base o pediatri di libera scelta,
(Ordinanza Provincia BZ 8/20 del 12 marzo)
In soldoni, c'è chi pensa al paesello, e c'è chi pensa all'ospedale di tutti. Pensate a qualcuno della valle (non solo Anzasca) che ha bisogno di assistenza, ma il posto l'ha preso il turista che era in valle da gennaio... Bene accetto, si intende. E ve lo dico da Padova; voi non avete nemmeno idea cosa vuol dire fare 118 ora per uno degli ospedali più grandi d'Italia dedicato praticamente solo a questa emergenza. E ora pensate alla sanità ossolana: ognuno ha gli amministratori che si merita. Auguri e alegar.
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