La valle del Rosa

Antichi mestieri

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 29/1/2014, 19:53
Avatar

Senior Member

Group:
Member
Posts:
40,059
Location:
Milano

Status:


antichi-mestieri


mestieri d'una volta che vanno scomparendo



Il banditore (jettabbānnu o bannitųre) aveva il compito di fare gli annunci pubblicitari, girando per le vie del paese. Dopo aver suonato la trombetta per attirare l'attenzione, ad alta voce informava la popolazione delle novitā, degli avvenimenti importanti.
In una societā di analfabetismo e povertā erano ancora lontani i tempi dei giornali, dei volantini, delle vele e degli altoparlanti.



banditore



Il bottaio ('u vuttāru) costruiva ed aggiustava le botti ed i barili in una societā ad economia contadina, in cui la produzione del vino era fiorente.



bottaio



Lo stagnino o calderaio ('u quadarāru) andava in giro per i paesi a stagnare i recipienti di rame molto in uso nei tempi antichi.



stagnino


Il calzolaio ('u scarparu) dei tempi antichi costruiva e riparava le scarpe, ma soprattutto ai benestanti. Gran parte della popolazione calzava scarpe di cuoio pesanti provviste di chiodi (tacce) sotto le suole, per renderle pių resistenti e adatte al lavoro nei campi.




calzolaio


Edited by ***Fiore - 3/2/2014, 19:47
 
Top
view post Posted on 3/2/2014, 19:49
Avatar

Senior Member

Group:
Member
Posts:
40,059
Location:
Milano

Status:


Il cestaio (cistāru o panarāru) spesso era lo stesso contadino che tramandava di generazione in generazione la sua abilitā artigianale di attorcigliare canne e cannucce per creare ceste, cestini e graticci per trasportare e conservare i prodotti agroalimentari.





Il fabbro ('u furgiāru): questo artigiano era di grande rilevanza nei tempi antichi, soprattutto per la produzione di arnesi utilizzati per il lavoro nei campi.






continua
 
Top
view post Posted on 4/2/2014, 20:44
Avatar

Senior Member

Group:
Admin
Posts:
12,084
Location:
Ceppo M.

Status:


GRAZIE FIORE, MOLTO BELLO!!!
.....E ALLORA ASPETTIAMO "LA CONTINUAZIONE"!!!
;)
 
Web  Top
view post Posted on 8/2/2014, 18:13
Avatar

Senior Member

Group:
Member
Posts:
40,059
Location:
Milano

Status:


Il maniscalco ('u ferraciucci) sistemava gli zoccoli con ferri ai cavalli, ai muli ed agli asini per renderli pių resistenti al lavoro dei campi. Era lo stesso maniscalco - fabbro che costruiva i cosiddetti ferri di cavallo, oltre a falci, zappe ed altri attrezzi.





Il bovaro ('u gualānu) possedeva una coppia di grossi buoi che attaccava al giogo che tirava un aratro di legno ed arava i campi, prima che arrivasse il trattore e le motozappe





Il seggiolaio ('u seggiaru), di solito ambulante, impagliava le sedie usurate dal tempo con le foglie di una pianta palustre molto duttile e resistente, chiamata guda.





La lavandaia ('a lavannāra) lavava i panni nell'acqua del fiume o ai lavatoi pubblici, facendo la liscėvia ('a lissėa)





continua
 
Top
view post Posted on 8/2/2014, 23:42
Avatar

Advanced Member

Group:
Admin
Posts:
6,239
Location:
valle Anzasca (Verbania)

Status:


:56:

 
Web  Top
view post Posted on 12/2/2014, 20:25
Avatar

Senior Member

Group:
Member
Posts:
40,059
Location:
Milano

Status:


Il mietitore ('u mititųru) era il contadino che, sopportando caldo e arsura, falce alla mano procedeva alla mietitura delle immense distese di messi. Col tempo, la mietitrebbia ha fatto scomparire questo mestiere.





Il pastore ('u picurāru) era una figura importante nella societā ad economia pastorale del passato; il suo stato economico traspariva dal numero di pecore possedute. Questo mestiere antichissimo fruttava bene dalla vendita di latte, lana, formaggio e carne ovina e caprina.



 
Top
view post Posted on 21/2/2014, 11:40
Avatar

Senior Member

Group:
Member
Posts:
40,059
Location:
Milano

Status:


Le ricamatrici, e le sarte (ė maste ė cųsi) erano molto richieste nei tempi antichi.
Dalle loro mani laboriose uscivano i corredi di lenzuola, copriletti, tovaglie ricamati e gli abiti di gala (vest'i pacchiāna) indossate per i matrimoni.





Il sarto ('u mastu cusitųru) possedeva una vera e propria "arte" che insegnava agli allievi, per confezionare gli abiti giornalieri per i popolani e i vestiti per i benestanti. Quest'artigiano raffinato aveva una bottega con tanti discepoli, mentre le sarte di solito svolgevano questo mestiere in casa e lo insegnavano a tante ragazze, che a quei tempi non frequentavano la scuola.


 
Top
view post Posted on 1/3/2014, 13:59
Avatar

Senior Member

Group:
Member
Posts:
40,059
Location:
Milano

Status:


Il sellaio ('u mmastaru) era l'artigiano che costruiva la sella per montare a cavallo ed il basto per sistemare la soma. Oltre al basto fatto con assi di legno, imbottiti di paglia e modellati per la schiena dell'animale, preparava anche le briglie di cuoio, la cavezza ed il pettorale.
I sellai furono molto attivi fino agli anni cinquanta del novecento quando cavalli ed asini erano ancora gli unici mezzi di trasporto.




La filatrice o tessitrice sin da tempi antichissimi ha lavorato al telaio la lana, la seta e il cotone che si produceva in abbondanza.



 
Top
view post Posted on 1/3/2014, 20:30
Avatar

Senior Member

Group:
Admin
Posts:
12,084
Location:
Ceppo M.

Status:


CONTINUA IL METICOLOSO LAVORO DI FIORE!!!
:56:

 
Web  Top
view post Posted on 17/3/2014, 11:30
Avatar

Senior Member

Group:
Member
Posts:
40,059
Location:
Milano

Status:


LU BOMBOLONARU (il bombolonaio) con la sua bicicletta/triciclo a punta, come quella del gelataio, preparava la pasta ancora calda fatta di zucchero e caramello colorato. Ce lo trovavamo dappertutto, in tutte le feste ed ogni giorno davanti alle scuole all’uscita ed all’entrata con le sue caramelle carruba (che erano le mie preferite) e i bomboloni di ogni colore che andavano dal giallo limone, al viola delle more, al rosso fragola ed emanavano un gradevole odore che metteva l'acquolina in bocca a piccoli e grandi. Il bombolanaru della mia infanzia si chiamava "Don Saru". Casualmente e con piacere, nel 1971 e mi ricordo bene, l'ho rivisto ad un cinema di Milano dove vendeva nell'intervallo caramelle, patatine e bibite. Aveva cambiato luogo ma non mestiere.






Lu Carraturi (il Carradore) questo mestiere antico individuava colui che concludeva l'opera di costruzione del carretto infatti provvedeva ai fusi, alle balestre e alle ruote. Con l'aiuto di pialle, asce, seghe e scalpelli metteva "su strada" carrozze e carretti.



 
Top
view post Posted on 7/5/2014, 16:38
Avatar

Senior Member

Group:
Member
Posts:
90,220

Status:


CITAZIONE (***Fiore @ 8/2/2014, 19:13) 

Il maniscalco ('u ferraciucci) sistemava gli zoccoli con ferri ai cavalli, ai muli ed agli asini per renderli pių resistenti al lavoro dei campi. Era lo stesso maniscalco - fabbro che costruiva i cosiddetti ferri di cavallo, oltre a falci, zappe ed altri attrezzi.


E adesso chi glieli mette? :huh:
 
Top
10 replies since 29/1/2014, 19:53   1211 views
  Share