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| Folclore religioso nella Calasca dei secoli passati (Calasca Zibaldone n°2 di A. Sandretti) CALANDRIN CALANDROT La vigilia di Natale, tutti i ragazzi delle scuole e anche alcuni adulti, in misere
condizioni, a frotte, percorrevano tutte le frazioni a ripetere davanti ad ogni
porta il solito ritornello: "calandrin calandrot" o "arsignin arsignòt par l'amur
dul bambinòt" cioè "per l'amore del Bambino fatemi il regalo di Natale".
Finito il giro, i questuanti ritornavano a casa con ogni ben di Dio: pere, mele,
noci, castagne, patate, fagioli, pane, caramelle , cioccolatini, torroni e qualche
salamino e pezzo di formaggio. Edited by BODRI86 - 3/1/2014, 12:53
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