"Il cane Pinge" il quotidiano di Pedriola
Nel settembre del 1910, a dei mattacchioni milanesi,
è saltato il ticchio di erigere un accampamento con la
regolarità militare e la pulizia di una casa aristocratica,
a Pedriola. Nel villaggio improvvisato esistevano uffici,
biblioteca, segreteria, la sala concerti, la macelleria,
la fabbrica di gelati e ghiaccio artificiale, la cucina e
la redazione di un giornale quotidiano.
Al riparo della casera madre sorse la redazione di un
giornale quotidiano "Il cane pinge", Il nome non è
altro che la scomposizione (can ping) dell'inglese
camping. Edito dalla succursale della tipografia
P.Caimi all'accampamento di Pedriola.
Alcuni articoli riportati del quotidiano "Ieri una mucca
ha mangiato la pera della macchina fotografica; questo
da aggiungere ad altri disastri consimili di cui furono
vittime i diversi soci."
"Il nostro cuoco questa notte si è sognato di avere una
capra sulla testa e l'ha cacciata via con una potentissima
sberla che invece andò a colpire in piena faccia il Presidente
Bizzozzero, suo compagno di tenda".
Anche una notizia, triste "Oggi un serak (vulgo blocco di
ghiaccio) buttavasi improvvisamente su un altro
uccidendolo, sul pubblico ghiacciaio!".
"A Pedriola anche una suffragetta, unica, al grido
giù la gonna, su i calzoni. E al grido corrispose il fatto;
in tanti giorni che noi ci trattenemmo al campo, non
una sola volta abbiamo visto la Signora Peverelli, in
abito da donna. Viva la libertà Perdio!
Una particolarità di questo campo, nota il
bollettino, sono i topi "Belle bestioline, grasse, rotonde,
lucide di pelo; sono veramente topi modello." Girano
comodamente senza timore sulle panche, attorno alle
scodelle, ai piedi a cercar briciole e potete ben
accarezzarle perchè non fan ribrezzo e non scappano.
In questo campo vissero per 15 giorni (dai primi di agosto
al 16.)
Pedriola nei primi anni del 1900 (non c'era ancora il rifugio Zamboni /Zappa)
nel 1982
Cronache di Macugnaga 1895/1928
di Umberto De Petri