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IL GHIACCIAIO DEL BELVEDERE E MACUGNAGA: due realtà unite da un’unica storia.
Non c’era forse bisogno dei clamorosi eccessi climatici di questo periodo per sollevare il problema, ma il caldo estremo e i fenomeni violenti sono stati un ulteriore campanello d’allarme e una sollecitazione a “fare qualcosa” oltre alla semplice denuncia. In questo spirito va segnalata un’originale iniziativa che riguarda Macugnaga e in particolare il celebre Ghiacciaio del Belvedere che caratterizza il versante ossolano del Monte Rosa.
Il Ghiacciaio del Belvedere, come tutti quelli delle Alpi, soffre di un progressivo impoverimento (secondo gli studi dall’Agenzia Europea dell’Ambiente e del Comitato Glaciologico Italiano, dal 1900 ad oggi si è perso circa il 50% del volume dei ghiacciai alpini) che rischia un'ulteriore accelerazione, con conseguenze importanti sull’ambiente montano e sull’evoluzione del sistema morenico che vanno conosciute e studiate.
In questa prospettiva si è sviluppata una collaborazione fra AMVA www.amva-macugnaga.it (l’associazione che ha riunito spontaneamente residenti e appassionati della Valle Anzasca per l’ideazione e il sostegno a iniziative a favore del territorio) e gli specialisti della start-up Glac-UP (link), attiva sui territori montani con progetti di valorizzazione dei ghiacciai alpini e di sensibilizzazione circa la loro attuale condizione.
In stretta collaborazione con altri enti ed autorità locali, il progetto consiste nel realizzare un percorso attrezzato che mette in collegamento l’abitato con l’area del Belvedere1: un vero e proprio tragitto “didascalico” che promuove la conoscenza e la sensibilizzazione dei problemi relativi ai cambiamenti climatici a partire da quella che è l’evoluzione più recente del ghiacciaio. Quest’ultimo, infatti, ha da sempre convissuto con la comunità Walser, creando un intreccio di storie inscindibile, alla base di quelle che sono le origini proprio di Macugnaga.
Un obiettivo turistico-culturale che troverà realizzazione grazie al sostegno del CAI, delle Guide Alpine di Macugnaga, di glaciologi del politecnico di Torino, del FAI (Fondo Ambiente Italiano), oltre che di enti e aziende che Glac-UP si è incaricata di individuare e selezionare. Nello specifico, la volontà è quella di coinvolgere aziende ed altri partner già oggi virtuosi da un punto di vista ambientale nel finanziamento dell’opera sopra menzionata, fornendo loro ulteriore visibilità in un’area in cui di anno in anno affluiscono migliaia di turisti per contemplare le bellezze del Monte Rosa.
Non solo quindi una storia geologica, ma anche estremamente culturale. Il progetto AMVA-Glac-UP è un esempio di come si possano suggerire azioni più virtuose nei confronti dell’ambiente, con la consapevolezza del fatto che la storia di ogni territorio sia anche in qualche modo la storia del nostro pianeta. In questo modo Macugnaga e la Valle Anzasca guadagneranno un ulteriore spunto di interesse per gli studiosi dell’ambiente e per tutti gli appassionati della montagna per raccontare il proprio passato ed il proprio presente.
Per maggiori informazioni, contattare l’indirizzo mail: [email protected] .
Testo : AMVA Macugnaga
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