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| 3 maggio 2012 Circolo S.Croce – Calvario di Domodossola
ore 17 - 19 Incontro con la tradizione piemontese
Relatore: Albina Malerba – Ca dë Studi Piemontèis Nel 1656, due frati cappuccini scelsero il colle Mattarella, che sovrasta Domodossola, il luogo che ospitasse il Sacro Monte Calvario. Ancora oggi sul colle, sono visibili i poderosi resti del castello Mattarella, distrutto nel 1415 dai soldati svizzeri scesi per conquistare la valle dell'Ossola, strappandola al Ducato di Milano. L'origine del castello risale almeno al VI secolo ( Un frammento di lapide marmorea del 539 d.C. ne da conferma). Dopo la distruzione il colle fu abbandonato per oltre due secoli, poi i due frati progettarono una "Via Processionale" lungo le sue pendici, con una serie di croci che segnassero le "stazioni" della Via Crucis e con un Santuario, dedicato al SS. Crocifisso, che accogliesse i fedeli al termine del percorso devozionale. Era previsto che le croci dovessero progressivamente essere sostituite da cappelle con la rappresentazione plastica e pittorica dei vari episodi della "Passione di Cristo". Poi , nel 1828, il sacerdote e filosofo Antonio Rosmini, diede nuovo impulso alle opere ed alla spiritualità del Sacro Monte Calvario. Egli fece erigere, sul piazzale in cima al colle, la Casa Madre dell'Istituto della Carità. Domodossola dal colle di Mattarella
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