BODRI86 |
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| Il diavolo e la pastorella di Agaro Sui ripidi pendii che sovrastano il piccolo villaggio Walser, c'è un masso incastonato nella parete del monte. Stando a quanto raccontavano i vecchi
di Agàro, questo masso, imprigionava una ricca fonte nelle viscere della
montagna. Narra la leggenda che il diavolo, intenzionato a distruggere
Agàro, aveva deciso di spostare il masso per liberare la sorgente e allagare
la piana dove sorgeva il paese. Una pastorella, che per caso, aveva
sentito il demonio vantarsi per questo tremendo proposito, si fece
coraggio, si avvicinò alla pietra, e vi tracciò sopra una croce,
elevando al cielo una preghiera. Quando il diavolo si avvicinò
alla roccia compiere il suo atto malvagio, vedendo la croce,
scappò inorridito. In questo modo, grazie allo scongiuro
di una semplice pastorella, il piccolo villaggio Walser si salvò.
A questo punto la leggenda sembra una triste profezia, quello
che non era riuscito al demonio, riuscì, anni dopo, all'uomo.
Era la fine, comune a tanti altri villaggi alpini, sacrificati in nome
del progresso. In Ossola vennero sommersi altri due villaggi Walser,
a Morasco (Z'Marask) in Formazza, e Quarazza (Krats) a Macugnaga.
Raccontano i vecchi di Agaro, che gli ultimi lasciarono le case
quando l'acqua arrivò al terzo gradino, incapaci di rassegnarsi a dover
abbandonare le case. Ammassarono quello che poterono, sotto delle balme,
al riparo dalle intemperie, probabilmente le stesse che ripararno i loro
avi tanti secoli prima, quando arrivarono
dal Vallese per stabilirsi nella vallata.
scrive Annibale Lanzetta "... Così visse e finì la favola!
Ora ci sono solo le acque del lago, con i soli monti,
i boschi, il cielo" Edited by BODRI86 - 22/8/2018, 16:15
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