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| Antichità distrutta
"Quel voluminoso tiglio, che da parecchi secoli, sorgeva nella piazzetta Vecchia, dove per molti anni gli Anzaschini, i Valsesiani ed i Vallesani, conducevano il bestiame per una importante fiera della durata di 15 giorni e che già servi' come aula comunale, imperocchè vi solevano pure gli uomini, una volta dopo le funzioni religiose, convenire e trattare degli affari d' interesse comune, protetti dalle sue ombreggianti foglie, non è più. Le intemperie di questi giorni scorsi contribuirono per la totale sua rovina. Cotanta distruzione toglie non poco di bellezza in quella località, nella quale in questi tempi si formarono dalla colonia dei signori forestieri i primi e più comodi passeggi!"
Così scrisse il cronista de "L'Ossola" il 2 novembre 1907, forse ingannato dall'aspetto che aveva dopo la bufera del 6 novembre 1906 che lo aveva stroncato, senza riguardo ai secoli suoi. Tiglio caro alle antiche memorie.
Fortunatamente ancora oggi, dopo altri 116 anni, il vecchio tiglio, seppur non proprio in ottime condizioni, continua con la sua chioma ad ombreggiare la piazzetta dei convegni comunali e della fiera.
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