La valle del Rosa

Macugnaga: La Val Moriana e la sua leggenda, 24-09-2021

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view post Posted on 24/9/2021, 22:40
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Macugnaga-Pestarena, 24 settembre 2021
Grazie all' amico Pier Franco Midali che oggi ha varcato i confini d'Anzasca visitando e fotografando la Val Moriana, abbiamo scoperto anche questa bellissima leggenda, tutta da leggere


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Moriana era una giovane fanciulla di Pestarena. Nessuna attraeva come lei. Raffigurava l’orgoglio delle genti Walser di Macugnaga per bellezza e seduzione. Qualcuno asseriva fosse la figlia del sole.
Si racconta, infatti, come in una torrida estate, la mamma, fu sorpresa dai primi raggi dell’aurora mentre nuda, faceva il bagno nel torrente Anza. Nove mesi dopo, Moriana vide la luce.
Crebbe in sintonia con la natura e anno dopo anno diventava sempre più bella. Correva incontro al vento accarezzando le corolle dei fiori con una spensieratezza e un candore che non avevano uguale. Tutti gli anni risaliva gli alpeggi della Valle dell’Ava (nell’antico dialetto Walser la parola ava significa acqua) per pascolare le sue pecorelle. Dapprima all’Alpetto e poi via via sempre più su fino alle sponde del piccolo lago sito alle pendici dell’alto passo alpino. Al compimento del sedicesimo anno, numerosi furono i pretendenti che desideravano la sua mano. Giungevano da tutti i paesi della Valle, finanche dai borghi limitrofi. Ma il suo cuore era leggero, etereo e non anelava impegnarsi con nessuno.
Anche le forze del male misero gli occhi sulla bella fanciulla. Volevano essere le prime a cogliere l’illibatezza della giovane fanciulla. Una notte, mentre dormiva nella baita dell’alpeggio che oggi porta il suo nome, una strana folata ruppe l’aria e fece sobbalzare la fanciulla. Si sentì stringere i fianchi e trascinare fuori dalla piccola abitazione. Sotto un cielo stellato fu condotta sulle rive del piccolo specchio d’acqua mentre un refolo leggero accarezzava la sua pelle rosea. La luna preoccupata per quanto stava accadendo non esitò a rivolgersi all’astro diurno. Quella notte si assistette a un fenomeno strano, mai più ripetutosi. Il sole si destò, illuminò le tenebre con l’aurora del mattino e mise in fuga le forze del male. Nessuno vide più la figlia del sole. Il dio della luce la rivolle con sé. Da quel giorno la valle, l’alpeggio, il piccolo specchio d’acqua e il passo alpino, presero il nome della giovane fanciulla. Chiunque risalga oggi la Val Moriana e pernottasse nel piccolo rifugio, ode il canto della giovane fanciulla. Quello intonato quando spensierata correva incontro al vento. Se poi capitate nei pressi del piccolo lago non è insolito vedere riflesso nelle acque cristalline il volto e le sinuose forme di Moriana, la figlia del sole.



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