La valle del Rosa

Macugnaga: Unwasted Project, in mostra gioielli ibridi di Enrica Borghi ed Emanuela Burgener, 01-08-2020

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view post Posted on 1/8/2020, 19:38
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UNWASTED PROJECT
In mostra a Macugnaga e a Santa Maria Maggiore i gioielli ibridi di Enrica
Borghi ed Emanuela Burgener


A Macugnaga e a Santa Maria Maggiore il dialogo creativo a quattro mani tra Enrica Borghi ed Emanuela
Burgener. In mostra gioielli ibridi ispirati alla achillea montana (Achillea millefolium), pezzi unici in cui
materiali di scarto e pietre preziose si fondono in una specialissima sintesi tra meraviglia e rinascita. A
incontrarsi due donne dell’Alta Val d’Ossola, cresciute ai piedi del Monte Rosa, oggi forti di un percorso
internazionale. Enrica Borghi è un’artista eclettica che dagli anni ‘90 lavora con plastica e materiali di
recupero per trasformare in bellezza ciò che è scarto e figlio della nostra società del consumo. Emanuela
Burgener ha fondato Margherita Burgener, brand di alta gioielleria di Valenza, savoir-faire nell’arte orafa
tramandato di generazione in generazione.
L’idea nasce da un’amicizia di lunga data tra due anime libere e creative, dall’incontro tra arte e artigianato di
altissimo livello. Pur provenendo da esperienze professionali molto diverse, Enrica Borghi ed Emanuela
Burgener hanno spontaneamente volto lo sguardo nella stessa direzione, indagando la possibilità di
trasformare una materia di scarto in un oggetto di valore. Può la plastica destinata alla pattumiera diventare
gioiello? Una provocazione riuscita nel lavoro di Enrica Borghi, un cortocircuito che da sempre ruota
intorno a due temi essenziali: valore e scarto. Allora cosa succede quando la plastica incontra i materiali di
pregio e le pietre preziose di Emanuela Burgener? Accade un cortocircuito ancora più potente, una
provocazione che diventa inaspettatamente creazione e meraviglia.
Così Enrica Borghi ed Emanuela Burgener: “La sfida è quella di far dialogare due materiali
apparentemente lontanissimi tra loro, e di riuscire a creare un insieme dialettico, allo stesso tempo poetico e
provocatorio, in cui un banale materiale di rifiuto “partecipa” alla creazione di un gioiello dell’alta oreficeria di
Valenza. Cosa ci unisce? Le nostre origini ma anche il desiderio di affrontare un’esperienza che ci porta in
zone ancora da esplorare. La sfida di tentare un approccio nuovo e inaspettato, attivando una
contaminazione, estetica e concettuale, tra materiali certamente differenti per il loro background ma non così
impossibili in una società contemporanea globalizzata e multiforme. Abbiamo scelto un piccolo fiore che
cresce in alta montagna e che è presente da sempre nella nostra memoria. L’achillea montana appartiene
alla tradizione dalle nostre nonne e dalle nostre madri. È un omaggio alle comunità montane ma anche alla
bellezza di questa piccola meraviglia naturale, minuziosa composizione di migliaia di piccoli fiori raggruppati
da piccoli steli. È una pianta medicinale, resistente e coraggiosa, che cresce vicino al ghiacciaio e supera le
avversità dei freddi invernali. Questo è il nostro gioiello. Un gioiello che contiene la preziosità dei ricordi,
della memoria e dei saperi. Un gioiello che nasce da mani che raccontano frammenti di storia. Mani che
sanno convertire in modo un po’ alchemico banali pezzi di plastica trovati nel cestino e raccontano,
attraverso la poesia di piccoli fiori, il tema della dispersione della plastica nell’ambiente. Nei mari, in alta
montagna, nei luoghi che vorremmo ricordare incontaminati. Mani che tagliano e assemblano pietre
preziose, e tramandano con passione e maestria gesti che hanno secoli di storia. Mani che mescolano la
leggerezza e la spontaneità del nostro pensiero creativo”.
I gioielli saranno esposti per un mese per poi approdare a Orta San Giulio a settembre.
Casa del Profumo Feminis-Farina | Santa Maria Maggiore, 1-30 agosto | inaugurazione sabato 1 agosto ore
11
Contemporary Gallery di Casa Burgener | Macugnaga, via Ferdinando Imseng 3, 2-30 agosto
Si tratta di una importante anteprima della grande mostra, attesa per i prossimi mesi, Fragile bellezza. L’oro
e la preziosa materia dell’arte a Valenza. Una rassegna che, attraverso differenti momenti espositivi, affronta
una riflessione molto ampia sui temi della fragilità e della bellezza attraverso le suggestioni dell’oro.
Tradizione orafa di grandissimo valore, quella di Valenza, che si sposa con le ricchezze delle valli ossolane,
l’oro delle miniere del Monte Rosa, la tradizione della Valle Vigezzo e dei suoi gioiellieri alla corte di re e
regine di Francia, e la maestria creativa di Borghi e Burgener.
Unwasted Project si inserisce all’interno della mostra itinerante Herbarium vagans, primo appuntamento
espositivo del progetto Interreg Italia-Svizzera “Di-Se – DiSegnare il territorio”, tre anni all’insegna del
disegno e dell’arte a cura di Associazione Musei d’Ossola, Museumzentrum La Caverna di Naters e
Associazione Culturale Asilo Bianco sul lago d’Orta.

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