Rigoli Ermes Salice Terme Pavia 31 Ottobre 2020
Direzione La Valle del Rosa
[email protected]Sono Ermes Rigoli “con radici di Calasca “per tanti anni a Pavia, ora a Salice Terme ( Pavia. )
Mesi scorsi, inviai lettera alla Direzione / Redazione per esprimere la mia stima e riconoscenza per il tanto lavoro
(e il modo) con cui operano sul portale La Valle del Rosa”.
Da me tanto apprezzato e sicuramente altrettanto anche da tante altre persone che per ragioni diverse vivono lontano dalla Valle Anzasca,
ma, come me sempre portano nel cuore il Paesello e il Monte Rosa.
Accedere “ogni mattina“ a questo portale mi fa vivere ancora un poco a Calasca, rivedere luoghi conosciuti e vissuti persone
amiche e conoscenti, feste tradizionali, tante iniziative nel campo sociale e di volontariato lavorando per il mantenimento e miglioramento dei paesi,
alpeggi e sentieri della cara valle e le sue belle montagne. È bello e vi fa onore.
Con il mio grazie (e penso anche di tanti altri) mi raccomandavo di continuare e formulavo auguri di buon lavoro.
In amichevole risposta, mi chiedevano il consenso a pubblicare questa mia lettera magari integrandola con qualche ricordo-aneddoto
legato a Calasca e alla Valle Anzasca, e magari anche qualche foto.
Il voler pubblicare questa mia, mirava ad invogliare altri amici “vicini e lontani” a seguirne l’iniziativa, a raccontare altre “migliori” storie
La mia risposta; per la pubblicazione, non può che essere positiva ne sarei anche onorato.
Per i ricordi, rapportandoli alla mia lunga vita (ormai 85) potrei scriverne un libro. Di questi, ne invio qualcuno.
Per le fotografie non so se meritano di essere pubblicate (anche di queste ne allego alcune “ fate vobis”)
Ricordi d’infanzia e adolescenza
Ricordo i primi anni di Asilo e di Scuola elementare, alla refezione ( attuale Ristorazione Scolastica) si accostava
alle panche e ai tavoli” ovviamente in legno “ e con grossi buchi dove trovavano posto le scodelle in alluminio tutte ammaccate, ma ben pulite …
Ci dicevano che quei buchi erano fatti di proposito perché le scodelle non si rovesciassero e conseguente non ci scottassimo (ragioni di sicurezza).
Magari anche perché nel rovesciarle se ne sarebbe sprecato una certa quantità e nel periodo di ( guerra - post guerra) anche la poca quantità era preziosa.
Cuoca, cameriera ed ogni altro la sig.a Ines Ticozzi dul Brigal
Finite le scuole elementari di cui ricordo bene il maestro Dini e altri giovani maestri novaresi, mi trasferii in collegio a Pavia
dove poi per ragioni di lavoro passai il resto della vita con soddisfazione lavorativa e formando la mia bella famiglia.
Ricordi di gioventù.
Indimenticabile la settimana di leva dei Coscritti classe 1936 (13 a Calasca).
Era usanza a quei tempi che i coscritti per l’intero anno precedente la visita,
ogni domenica, versassero ad un preposto ( per noi Ugo Pelfini ) chi più chi meno
(in funzione della disponibilità personale ) una cifra per un fondo di cassa comune con l’obbiettivo “ finanziare“ la futura “ Visita di Leva”
L’Italia era in ripresa, e (con le maniche della camicia ben rivoltate, tutti lavoravano e potevano disporre.
La visita di leva a Domodossola (lunedì 30 aprile 1955 ). I conseguenti festeggiamenti durarono una settimana intera.
Visite alle cittadine e isole del lago Maggiore “pernottamento nel prato di Isola dei Pescatori.”
Paesi della Valle Anzasca (veglia danzante a Vanzone con nostro fisarmonicista) invito alle ragazze a porta –porta (se non vedevo doppio erano tante ).
Veramente una bella serata !!
A Calasca quasi in ogni casa di coscritto una merenda. Una settimana pesante. Ultimi a tornare a casa io e Renato Piana.
Ricordo bene che in una casa, sulla lobbia,(balcone) era stesa della lana per rifare dei materassi. Un ns. coscritto al vedere tutta quella
lana si commosse e chiamando i mei Birin cara i mei Birin (agnelli) abbracciava questa lana piangendo. Che emozione ricordando!
Per questa indimenticabile settimana, noi classe 1936 eravamo
Marta Vittorio = Barzona
Chiarinotti Peppino “
Belli Guglielmo Calasca Dentro
Rigoli Ermes Pianoz
Capelli Armando Antrogna
Pelfini Ugo “
Piana Renato “
Svilpo Franco “
Marta Fermo Boretta
Mocellini Fermo Vigino
Mocellini Pierino “
Marta Nino “
Piffero Nene Molini
Della classe 1936, c’era anche Perlotti Luigi di Calasca Dentro
(deceduto da ragazzo per un gioco che non si doveva fare )
Ricordo anche qualche ragazza (forse non tutte e mi scuso)
Battaglia Elda Barzona
Battaglia Rita “
Mariuccia Battaglia Calasca Dentro
Marta Rosalia Boretta
Mocellini Rita Vigino
Ravotti Silvia Dujamen
Tagliaferri Tilde Molini
Per quei indimenticabili giorni, noi, “ tutto per noi “ disponevamo
- di un pulmino Volkswagen con serbatoio ben rifornito
- di un fisarmonicista più o meno bravo ma simpaticissimo
- di un’enorme carica di allegria e di gioventù (Che non torna più…)
- di una buona scorta di soldi (pagava sempre il tesoriere Pelfini
Nei ricordi di gioventù non posso dimenticare
le belle serate danzanti a Vigino (da Fisiu) e alla Gurva (da Ercul).
Le ore con le belle e simpatiche ragazze di Calasca e dintorni. Ricordo anche un albergo di Macugnaga “Albergo SIRONI“
dove prestava servizio uno dei miei primi amori (ragazza di Calasca) “quanto aspettare il fine servizio per qualche momento di intimità“
In questo Albergo, all’ingresso della sala da pranzo c’era una scritta che così affermava ” Nell’albergo di Sironi, tutti i cibi sono buoni,
è il miglior di Macugnaga, qui si mangia e poi si paga “( s.e.e.o.
Bei ricordi anche delle giornate “da militare arruolato nella Milizia Tradizionale di Calasca”.
Le gite estive sul monte Rosa con pernottamento al rifugio Zamboni
Ricordi del dopo gioventù. (dopo i 28-30)
Belli i primi anni; villeggiatura estiva con la famiglia, la cara moglie i figli piccoli poi cresciuti.
La casa natia “in Pianoz“ con ancora mamma eroica Candina, i vicini di casa i tanti parenti, i tanti amici.
Sono un appassionato del cantare (canti liturgici e popolari) Ricordo serate con ( le belle cantate di gruppo alla trattoria Vola,
sotto il portico della chiesa, per strada e nelle case private“ spesso rimorchiati dalla voce possente del fraterno amico Geppe
(canti in armonia sicuramente, intonate a seconda degli orari e della gola più o meno secca o ben innaffiata di buon barbera.
Gli anni passano, i parenti, gli amici i vicini di casa, gente conosciuta e rispettata mancano “ alla casa del Padre sono tornati.
Purtroppo alla mia età (verso gli 85) ho dovuto piangere anche la scomparsa di tanti cari coscritti e amici ancora giovani
A Calasca ci vengo sempre più di rado. Ma rimango sempre di Calasca d’in Pianoz.
Mia mamma diceva che una pianta trapiantata può crescere più o meno rigogliosa a seconda di che terreno e clima trova...
“Ma le radici sono sempre quelle di dove la pianta è stata estirpata”
Io sono stato e rimango sempre di Calasca!!
Grazie amici della Valle del Rosa !! Continuate !!!!
Ho parlato di Calasca e della Valle Anzasca. Ai residenti della Valle del Rosa mie più cari Auguri di ogni bene ed un Arrivederci .. “speriamo!!
Mi piacerebbe leggere qualche ricordo qualche aneddoto di Calaschesi / di Anzaschini . Ciao Amici del Rosa.
Cari saluti a tutti. E. Rigoli
Salice Terme 30 0ttobre 2020
A nome di tutto lo staff siamo veramente riconoscenti!
Grazie Ermes non solo per quello che hai scritto… ma per averci fatto sentire che valeva la pena farlo !!