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L'agricoltura in Anzasca è in fase calante da più di due secoli, prima lentamente,
poi, con l'arrivo ai primi del novecento dell'industria, molto più velocemente.
Già all'inizio dell'ottocento il valligiano cominciava a scendere a fondovalle,
e molti di quelli che restavano in montagna iniziarono a trascurare i pascoli,
a sfruttare il più possibile il terreno senza pensare al futuro.
Il 15 gennaio 1869 il Bollettino del Comizio Agrario Ossolano scriveva:
"Adesso dopodichè nei ministeri si è imparato il modo di godere gli stipendi
seduti in poltrona col sigaro in bocca, anche il bifolco ha imparato a godere
l'erba alpestre senza curarsi di quanto sarà il domani". In alcune case però tutto è rimasto fermo, con le sedie, le scarpe, le pentole
ancora visibili, lasciate li, in attesa di un ritorno che non è ancora avvenuto.
Edited by BODRI86 - 2/2/2018, 11:19
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