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| Calasca 22/01/2016 Festa Patronale di Sant' Antonio Abate La ricorrenza, di cui si perde la memoria nel tempo ma che, secondo la testimonianza del parroco don Andrea Primatesta, risale almeno ad oltre un secolo fa, viene preparata dall’intera comunità: uomini, ragazzi e bambini, vestiti con i sai dei frati, portano le gerle, i canestri, ed anche vari asinelli nella chiesa intitolata al Santo. Cattedrale eretta dal 1771 al 1777, che per le sue dimensioni inconsuete viene chiamata la “Cattedrale tra i boschi”. Già stamane alle 10,30 è stata celebrata la liturgia eucaristica, al termine della quale è stato distribuito un quintale e mezzo di pane di segale. “La distribuzione del pane – racconta don Andrea Primatesta – è stata da me introdotta nel 2000, per richiamare il pane di Sant’Antonio, oltre al valore simbolico che esso ha nella comunità; da subito il gesto è entrato nella tradizione e da allora sono tantissime le persone che vengono da fuori e attendono la distribuzione dei pani di segale”. A richiamare molti turisti, però, è sicuramente la sfilata dei cosiddetti frati e fratini, che segue la celebrazione dei vespri alle 14,30. La processione accompagnata dal Premiato Corpo Musicale di Bannio, dall'Amministrazione Comunale e dalla squadra A.I.B., a visto i "Frati" portare a spalla la statua del Santo, che hanno portato all’altare i doni e un albero ambulante da cui pendono tutti i doni andati poi all’incanto.
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