Rifugio Benevolo con sullo sfondo la Granta Parei
Questa gita è al ghiacciao della punta Calabra.
(sulla destra)
Le foto sono di miei parenti, quella della vetta mi è stata regalata da amici.
La gita non era troppo difficile, vedete nelle foto una donna.
Ho sempre accompagnato il gruppo fino ai rifugi da dove si partiva il giorno dopo per le gite più impegnative del programma.
Il rifugio Benevolo è accogliente e grande. Ci siamo stati più volte per tentare la scalata del ghiacciaio della Granta Parei, andata sempre a buca a causa del mal tempo. Percorso difficile e ambizioso.
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Dal Rifugio Benevolo si scende al ponte sulla Dora di Rhemes 2269 m,
lo si supera e si prosegue a sx, direzione SE, oltrepassando l’Alpeggio di Fond per risalire con lunghi traversi i pendii sotto la dorsale SE del Truc de Tsanteleina. Giunti a 2540 m circa, sopra il fondovalle incassato della Dora, si prende a dx, verso NO, e si risale in sponda sx il vallone chiuso a monte dal Truc Tsanteleina e dalla quota 2678 m.
Durante la salita
Giunti sotto le due cime si traversa a sx, si risale un cordone morenico e si giunge, su terreno moderatamente ripido, poco sopra 2700 m al Lago Tsanteleina.
Si segue il Ghiacciaio di Tsanteleina sulla sua sponda sx, alla base della parete E della Granta Parei, fino a 2900 m.
Qui si traversa brevemente verso S in vista di una zona crepacciata, che si lascia alla nostra sx per giungere sul piano a 3050 m, in vista del Col de Tsanteleina.
Verso la vetta
Mantenendosi sul ghiacciaio si traversa a sx, lasciando sopra di noi ed alla nostra dx un’altra zona crepacciata, e si sale al pianoro di 3150 m. Da qui, giunti ormai sul Ghiacciaio di Sauches, si risale, di fronte a noi, lo scivolo NO della Punta Calabra, prima a dx e poi, più sopra, al centro.
A 3300 m si oltrepassa la crepaccia terminale per giungere ad un breve pianoro che precede il pendio finale che adduce alla cupola sommitale (ometto) 3345 m.
Amici in vetta