L’oro del val SegnaraLa Valle Anzasca può essere definita la "Valle dell'oro": entro i suoi confini si trovano la maggior parte delle concentrazioni aurifere delle Alpi, e le diramazioni di questi filoni si estendono anche fuori dal perimetro della valle.
Il territorio ossolano negli ultimi quattro secoli è stato oggetto di una accurata e capillare ricerca mineraria: tralasciando i filoni principali, oggetto di sfruttamento industriale, sono almeno 200 i siti minori, piccoli scavi opera di imprese artigiane e luoghi di semplice ricerca, fra questi la val Segnara. Sono state inoltre segnalate da cacciatori, pastori e contrabbandieri, una cinquantina di gallerie minerarie in zone impervie, a quote elevate, a volte in zone fuori da ogni logica mineraria.
Luoghi di ricerca appaiono tra il Pizzo Camino e la montagna Ronda, in alta Valle Segnara, presso gli alpeggi di Lago, Cortit e Alpe Rossola con segni di antichi lavori di estrazione importanti , vista la quota da 1.000 a 2.200 metri sul livello del mare.
La val Segnara è stata sede di attività di ricerca mineraria per l`estrazione dell`oro fino ai primi anni del `900 dai Marta di Boretta e poi dai Morandini di Pallanzeno.
Già nel
"Dizionario geografico storico-statistico-commerciale degli stati sardi" di Goffredo Casalis appaiono alcuni cenni sulle miniere.
http://books.google.it/Qualche appunto si trova anche dal volume
"Cenni di statistica mineralogica degli stati di S.M. il re di Sardegna" Di Vincenzo Barelli
http://books.google.it/
Edited by BODRI86 - 23/2/2023, 17:13