Famiglia: Ombrelliferae
Specie: Foeniculum vulgare Mill.
Generalità
Pianta erbacea perenne originaria delle regioni
Caratteri botanici
Pianta erbacea perenne, a volte biennale, rizomatosa, con fusti eretti, ramificati, alti fino a 150 cm. Le foglie sono 3-4 pennatosette, divise in lacinie quasi capillari. I fiori gialli sono riuniti in ampie ombrelle. Il frutto è un achenio molto aromatico.
Coltivazione
Viene seminato in terra piena, su terreno fertile e privo di ristagni idrici, usando semente fresca. In vaso non può essere coltivato perché necessita di molto spazio. Le piante adulte possono essere riprodotte anche per divisione dei cespi, in primavera. Esistono varietà particolarmente decorative e ugualmente aromatiche.
Raccolta e conservazione
Asportare le foglie e utilizzarle fresche. Tagliare le ombrelle quando i frutti sono quasi maturi e farle essiccare all'ombra. Batterle poi delicatamente per raccogliere i frutti maturi.
Uso in cucina e proprietà terapeutiche
Finocchietto selvatico essiccato
In cucina i frutti (detti semi) si abbinano con la porchetta e tutte le carni grasse.
I giovani getti e le foglie fresche sono indicate per aromatizzare insalate, piatti di pesce, salse e aceti aromatici. Il finocchietto selvatico (raccolto a fine inverno, utilizzando solo la parte tenera e le foglie filiformi) si usa in Sicilia per la preparazione della pasta con le sarde.
Proprietà terapeutiche: depurative, tonico-aperitive, carminative, antispasmodiche.
Ingredienti
1 mazzetto di finocchietto selvatico
Preparazione
Semplicemente è successo che il 18 Giugno sono partita con mia madre verso la mia casa di montagna in abruzzo perché il 19 avevamo la Comunione del mio cuginetto. La mia casa è interamente circondata da campi (alcuni di proprietà del mio caro nonno ed alcuni di proprietà dei miei) ed in questi ultimi crescono molto erbe spontanee tra le quali, in primavera inizio estate, anche il finocchietto selvatico.
Così passeggiando con mia madre fra i campi e la strada, ho pensato di coglierne un po’ per portarmelo a Roma ed insaporire i miei piatti!
Ma veniamo al metodo di conservazione…
Sciacquare il mazzetto di finocchietto, legarlo con un elastico all’estremità del gambo e lasciarlo essiccare appeso in casa in qualsiasi posto desideriate e non vi dia fastidio (mia madre ha appeso il mazzetto vicino al lavandino).
Una volta essiccato (e con il caldo di questi giorni è sufficiente meno di una settimana) prendere un barattolino pulito e con l’aiuto delle mani sbriciolare l’intero mazzetto all’interno del vasettino per conservarlo.
Basta un po’ di pazienza e credetemi non ve ne pentirete, le mani vi profumeranno come non mai ed ogni volta che aprirete il magico vasetto potrete inebriarvi del suo profumo fresco ed estasiante.
Questo metodo di conservazione è ottimo per conservare qualsiasi tipo di erbetta spontanea e non, penso al basilico (per averlo disponibile tutto l’anno preso dal proprio vasetto in balcone ), al prezzemolo, al rosmarino, all’origano, etc… Ho fatto lo stesso anche con l’ortica, così avrò il mio vasetto prezioso per ogni occasione!!!
Per finire con i gambi che vi rimangono, visto che in cucina non si butta via niente, preparatene una buona tisana depurativa. Io l’ho preparata e fatta raffreddare, tre bei bicchieri profumati e freschi
Le proprieta’ del finocchio selvatico sono tantissime, difatti è stata una pianta molto usata nell’antichità.
Tra le proprietà più conosciute c’è quella stimolante e digestiva, ma possiede al tempo stesso anche proprietà antispasmodiche e carminative .
Recentemente poi è stata inoltre scoperta la sua proprietà antisettica, i suoi frutti utilizzati per preparare infusi vengono usati per impacchi su palpebre infiammate o come sciacqui e gargarismi per rimuovere l’alito cattivo.
Come per tutte le spezie ed erbe, anche per il finocchio vale il principio di non abusarne.
Il finocchietto selvatico è ottimo in qualsiasi ricetta a me piace molto con le patate. Magari un giorno vi posto la ricetta
Edited by ***FIORE - 7/9/2011, 10:59